mercoledì 26 settembre 2012

Gli italiani sono più ricchi dei tedeschi (?)

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Di questi tempi può sembrare una battuta, quasi una presa di giro, eppure secondo uno studio del gruppo assicurativo Allianz, reso pubblico la settimana scorsa, l’Italia, per ricchezza globale (rapporto sulla posizione patrimoniale e debitoria delle famiglie in 50 paesi), si colloca, nella classifica mondiale, al 12° posto, al di sopra di Francia, Austria e Germania. Lo studio rivela che alla fine del 2011 (anno in cui sono stati raccolti i dati) in Italia il reddito finanziario netto pro capite era di 42.875 euro (primi della classe gli Svizzeri con 138 mila euro di attivi finanziari pro capite, seguono il Giappone, gli USA e il Belgio, dietro l’Italia, invece, si collocano la Francia con 42.643 euro a testa, l’Austria con 40,648 euro e, al sedicesimo posto (!) la Germania con 38.521 euro). Se a questo dato aggiungiamo quello pubblicato dalla Deutsche Bank, secondo il quale il patrimonio privato (cioè dei cittadini) degli italiani ammonterebbe al 600% del PIL, mentre quello dei tedeschi è del 400% sul PIL, gli italiani sembrerebbero effettivamente più ricchi dei tedeschi. Da ar notare che nel 2012 il capitale netto dei tedeschi è aumentato dell’1,5%, non solo, sempre secondo lo studio Allianz, la ricchezza tedesca è in un crescente aumento dal 2000 (+9%), in Italia, invece è in tendenza negativa.
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giovedì 20 settembre 2012

Presentazione della nuova edizione aggiornata di "Su la testa, Argentina!"

Bibliotecanova Isolotto
26 settembre 2012 alle 17,00

In collaborazione con il Centro Studi e Iniziative sull'America Latina di Firenze

Orlando Baroncelli
presenta la nuova edizione aggiornata del suo libro
Su la testa, Argentina!
Desaparecidos e recupero della memoria storica
(Firenze, LibriLiberi, 2011).

Intervengono:
Bruno D'Avanzo Direttore del Centro Studi e Iniziative sull'America Latina di Firenze
Moreno Biagioni dell'Archivio dei Movimenti di Quartiere di Firenze
Letture di brani del libro a cura di Tamara Tagliaferri dell'Associazione Amici della Biblioteca di Fiesole

Via Chiusi 4/3a – 50142 Firenze
t/f 055 710834
e bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it
web http://bibliotecanovaisolotto.comune.fi.it

lunedì 17 settembre 2012

La Carta della Terra

(testo tratto da: http://www.cartadellaterra.it/index.php)

La storia della Carta della Terra
La Carta della Terra è il prodotto di un dialogo decennale, mondiale, interculturale su obiettivi e valori comuni. Il progetto della Carta della Terra iniziò nell’ambito delle Nazioni Unite, ma venne portato avanti e completato da un’iniziativa della società civile. La Carta della Terra venne finalizzata e quindi lanciata come “Carta” nel 2000 dalla Commissione della Carta della Terra, un organismo internazionale indipendente.

L’iniziativa della Carta della Terra
L’iniziativa rappresenta un grande sforzo volontario della società civile. I partecipanti includono istituzioni internazionali, governi nazionali e loro agenzie, università, organizzazioni non governative e comunità, governi locali, gruppi religiosi, scuole e imprese, così come migliaia di persone a livello individuale.

Cos’è la Carta della Terra
La Carta della Terra è una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, sostenibile e pacifica nel 21° secolo. La Carta si propone di ispirare in tutti i popoli un nuovo sentimento d’interdipendenza globale e di responsabilità condivisa per il benessere di tutta la famiglia umana, della grande comunità della vita e delle generazioni future. La Carta è una visione di speranza e un appello ad agire.
La Carta della Terra si occupa in primo luogo della transizione verso forme sostenibili di vita e sviluppo umano sostenibile. La Carta riconosce che gli obiettivi della protezione ecologica, dello sradicamento della povertà, lo sviluppo economico equo, il rispetto per i diritti umani, la democrazia e la pace sono interdipendenti e indivisibili. Di conseguenza, il documento offre un punto di riferimento integrale e a largo spettro per guidare la transizione verso un futuro sostenibile.
La Carta della Terra è il prodotto di un dialogo decennale, mondiale, interculturale su obiettivi e valori comuni. Il progetto della Carta della Terra iniziò nell’ambito delle Nazioni Unite, ma venne portato avanti e completato da un’iniziativa della società civile. La Carta della Terra venne finalizzata e quindi lanciata come “Carta” nel 2000 dalla Commissione della Carta della Terra, un organismo internazionale indipendente.
La stesura della Carta della Terra ha implicato il più coinvolgente processo partecipativo mai associato alla creazione di una dichiarazione internazionale. Questo processo è la risorsa primaria della sua legittimità come struttura etica principale. La legittimità del documento è stata ulteriormente rafforzata dal sostegno di oltre 4.800 organizzazioni, che includono molti governi e organismi internazionali.
Alla luce di questa legittimità, un numero crescente di giuristi internazionali riconosce che la Carta della Terra sta acquisendo lo stato di un documento della cosiddetta “soft law”, un documento cioè che fissa delle norme pur non avendo efficacia vincolante diretta. I documenti come la Dichiarazione dei Diritti Umani sono considerati moralmente ma non legalmente imprescindibili dai governi degli Stati che sono d'accordo nell’adozione, e spesso sono alla base per lo sviluppo di leggi e regolamentazioni.
In un periodo in cui sono necessari importanti cambiamenti nel modo di pensare e di vivere, la Carta della Terra ci richiama ad esaminare i nostri valori e a scegliere una strada migliore. In un periodo in cui l'educazione per lo sviluppo sostenibile è diventata essenziale, la Carta della Terra fornisce uno strumento per l'educazione molto valido. In un momento in cui la collaborazione internazionale è sempre più incisiva, la Carta della Terra ci incoraggia a cercare ragioni comuni nel mezzo della nostra diversità e ad abbracciare un'etica globale che è condivisa da un numero sempre crescente di persone in tutto il mondo.

Testo integrale della Carta della Terra: http://www.cartadellaterra.it/index.php?c=testo-carta-della-terra

mercoledì 12 settembre 2012

La BCE assume

(fonte: Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

La crisi economica e finanziaria dell’UE sembra avere almeno un risvolto positivo. Infatti, il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea (BCE), per far fronte alle varie competenze sempre più pressanti dell’istituto di Francoforte (provvedimenti straordinari, analisi anticrisi, controlli sui paesi UE in crisi, ecc..), ha stabilito di ampliare il proprio organico nel 2013 di 40 super tecnici. Eppure queste nuove forze non basterebbero ancora. Secondo il sindacato interno (IPSO), i 1.600 dipendenti attuali non sono abbastanza per svolgere il superlavoro di questi ultimi mesi, non solo, l’IPSO ha scritto a Draghi perché sarebbe alto il rischio di paralisi dell’Eurotower. Nonostante le diffidenze dei 17 governatori delle banche centrali nazionali ad aumentare le competenze della BCE (più personale, più competenze), il Consiglio della Banca ha autorizzato nuove assunzioni che erano quasi ferme dal 2001 (sotto la presidenza di Wim Duisenberg il personale della BCE era di circa 1.500 unità).
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venerdì 7 settembre 2012

Africa obesa


(fonte: Sette-Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

Per il continente africano c’è un’altra piaga: l’obesità. Sembrerebbe quasi un paradosso per un continente in cui si soffre tremendamente la fame. Eppure secondo uno studio pubblicato da The Lancet, nel 2030 l’Africa avrà 185,5 milioni di persone – un quarto della popolazione - in sovrappeso e un quinto in obesità. Responsabili di ciò un’alimentazione satura di grassi e di zuccheri oltre ad un’urbanizzazione sempre più alta e sedentaria. Quest’obesità avrà conseguenze anche per i nascituri, sempre più a rischio di vita. Infatti, i bimbi che nascono da donne obese, hanno il 62% di rischio di morire entro due giorni dalla nascita, la percentuale si abbassa al 32% se le mamme sono in sovrappeso. Tra i paesi dove è più alta la percentuale di donne obese  in gravidanza troviamo al primo posto lo Swaziland, Lesotho, Ghana, Camerun e Congo.
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giovedì 6 settembre 2012

Belgio: sacrifici per (quasi) tutti

(fonte: Corriere della Sera) a cura di Roberto Di Ferdinando

In tempi di crisi economica e di sacrifici chiesti dai governi ai propri cittadini, sorprende la notizia che giunge dal Belgio, dove una commissione del Senato belga, costituitasi in merito alle “dotazioni per i membri della Famiglia reale”, ha concluso i suoi lavori suggerendo al governo che non si tocchino gli “stipendi” dei reali del Belgio. Quindi, il re Alberto II (78 anni), continuerà a percepire 11 milioni e 272 mila euro l’anno,  e il principe erede Filippo (52 anni) ne riceverà, invece, 922 mila. Ma diversamente da altre case regnanti europee, le dotazioni per la famiglia reale belga non finiscono qui, infatti, dal 2000 anche gli altri due figli del sovrano, la principessa Astrid (50 anni) e il principe Lorenzo (48 anni) percepiscono, rispettivamente, 320 mila euro e 307 mila euro l’anno. Non solo, anche l’ex regina, Fabiola (84 anni), vedova di re Baldovino e cognata di Alberto II, riceve dallo Stato 1 milione e 442 mila euro l’anno. Inoltre i reali non hanno l’obbligo, fino a quando sarà sul trono Alberto II, di pubblicare come sono impiegati e spesi questi soldi. Sovranità finanziaria assoluta.
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lunedì 3 settembre 2012

Il re dileggiato


(fonte: Sette-Corriere della Sera), a cura di Roberto Di Ferdinando

La polizia svedese è da mesi sulle tracce di un falsificatore-dileggiatore che sta mettendo alla berlina il sovrano Carlo Gustavo. Infatti, lo sconosciuto (sconosciuta o banda di sconosciuti), da almeno due mesi ha messo in circolazione monete da una corona di cui è stata modificata una facciata. Infatti, su questa, dove appare il profilo del re svedese invece della dicitura classica “Carl XVI Gustaf Sveriges Konung”, cioè, “Carl XVI Gustaf Re di Svezia”, c’è quella offensiva di “Var Horkarl Till Kung”, che sta per “Quel frequentatore di postriboli del nostro re”. Per molte settimane nessuno se ne era accorto di questa modifica offensiva, ma adesso il fenomeno, che si sta sempre più diffondendo inizia a preoccupare le autorità svedesi e non tanto per i falsi, ma per il messaggio imbarazzante.
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(immagine tratta da: http://www.svt.se/)